IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Mostra BIENNALE LE ARTI POSSIBILI alla Stecca 3 di Milano, catalogo. Dal 2 al 6 novembre. Di Serena Rossi

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Fragile-II-2022-40x30-cm-lana-e-collage-su-tela

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19 ingresso libero

Fermata metrò Lilla Isola e poi 150 metri a piedi.

Dal 2 al 6 novembre 2022 la quarta edizione della Biennale LeArtiPossibili a cura di Francesca Bagnoli e Cristina Ghiglia si tiene negli spazi della Stecca 3 a Milano, con il patrocinio del Municipio 9 del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Milano.

134 adesioni, di cui 92 individuali e 42 di gruppo, grazie alla presenza di artisti e artiste, creativi e creative e gruppi provenienti da molte realtà differenti tra loro. Come ad ogni edizione una multiforme presenza ricca di linguaggi espressivi. Tra gli altri artisti troviamo Serena Rossi, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Tosca Bolgiani, Sonia Scaccabarozzi, Celina Spelta e DADE aka di Daniela Dente.

 Sulla scalinata di Stecca 3 accoglie i visitatori all’esposizione l’installazione collettiva di urban knitting “SPAZIO ALL’ARTE” composta da centinaia di strisce di lana lavorate a maglia o uncinetto, create in due sessioni di knitting collettivo, in contesti aggregativi e da tante persone che individualmente hanno contribuito con entusiasmo all’installazione. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Parole di lana.

Tutte le opere esposte sono rigorosamente prodotte con lana e altri materiali, non pittura, e il cromatismo va dal bianco al nero. La lana è un materiale che ci riporta emotivamente alle sensazioni di un caldo abbraccio, di morbidezza, di calore, di antiche memorie.

Elemento originato dall’organo di senso che è la pelle, membrana tra un io e un altro da sé eppure fibra senza confini. Le lane raccontano luoghi, tradizioni, comunità. La lana appartiene alla cultura dei popoli e le diverse provenienze dal mondo ci consegnano un’immagine di differenze portatrici di valori.

Io partecipo con la mia opera dal titolo Fragile II 2022 40×30 cm 2022 cartoncino e lana ricamata su telaio di legno e tela di cotone.

Come sempre avvicino la realtà decostruendola in elementi più elementari, più essenziali e poi ricostruisco la forma più semplice.

Qui la lana cucita segna il filo dell’Io fragile, impaurito dal presente imminente sconosciuto, come è stata la nostra esperienza con il Covid.

Ci ha lasciati privi di scorza, più fragili, indifesi.

Nudi fili di morbida lana bianca, colore supremo della purezza e della ri-nascita.

Il nero, ovviamente senza forma precisa, qui assume il ruolo dell’elemento sconosciuto che destabilizza e appunto infragilisce. 

La mostra è stata allestita in questo moderno spazio in maniera equilibrata ed innovativa, visitandola si provano sensazioni di emozione profonda grazie all’elemento lana che rimanda all’antico, alla tradizione e alla famiglia. Consiglio una visita.

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