IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Liriche “Natura naturata” di Vincenzo Fiaschitello

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Vincenzo Fiaschitello

Vincenzo Fiaschitello

Estinta è la stirpe degli dei

 Estinta è la stirpe degli dei

che arsero di pietas in ogni angolo

di natura: ciascuno a proteggere,

a riscaldare i cuori, a lambire di virtù

rifiorente valli colline e monti

sorgenti da millenarie acque.

Vasta bellezza di sogno, donata

senza compenso alla famiglia umana,

che ora incendia distrugge e disonora.

Madre terra e voi tutte divinità

che un tempo offrivate

il vostro ebbro spirito a tutta la materia,

fino al più piccolo filo d’erba

che umile cresce tra pietra e pietra,

perdonate il nostro vergognoso

tradimento per cupidigia, per assoluta

assenza di sobrietà, per odi e viltà

tra popoli che amano solo consumare

e distruggere, dimenticando la quiete

dei mattini, la dolcezza delle acque,

la salubrità dell’aria, lo splendore

delle colline in fiore e delle stelle.

Natura

 Oh, natura, lascia che, spento

ogni insano furore di depredarti,

torniamo ad essere amici,

ora che l’ora è più che matura

per il nostro già tardivo ravvedimento,

che i boschi risuonino del canto

degli uccelli, che i pesci nuotino

nelle limpide acque dei fiumi e dei mari.

Risplenda pure il sole sulle nostre

ansie e pene, ma trionfi sempre

la tua antica forza vestita di perenne incanto.

Il nostro anelito a brindare alla vittoria

nel tuo grande calice si traduca, infine,

in ferma volontà, oltre la menzogna

e il maligno inganno dell’agire politico.

Natura, regina rigeneratrice di bellezza

Grazie,

regina rigeneratrice di bellezza,

grazie per le passioni ardenti

che sai accendere, per i colori

delle albe e dei tramonti,

per l’impareggiabile varietà

dei tuoi frutti, per i flussi

delle tue sorgenti ristoratrici,

per l’equilibrio di vite molteplici

che in te si ricongiungono.

E tutto questo, regina, è parte

di sincero ottimismo leibniziano.

Perché allora lo azzoppi frequentemente

quando spazzi via tutto quel

che incontri nel tuo cammino

con i tuoi vortici, le tue fiamme,

i tuoi terribili tremori, le tue spaventose

onde marine? Forse la colpa è tutta

dell’uomo o non anche tua?

Ma sì, regina, tu hai le tue leggi,

segui l’ordine cosmico, sei tu stessa

impeto e obbedienza alla suprema

volontà e nulla ti fa deviare,

né occhio né cuore né pietà

verso alcuno: bimbo, cucciolo o fiore.

Natura, amata meraviglia

Natura, amata meraviglia

da tutti invocata e rapinata,

ingannata e ingannatrice,

moneta dalla doppia faccia

non dissimile da noi che siamo

protagonisti di bene e di male.

In te veneriamo la quiete e l’amore

per tutti i viventi, di te temiamo

l’immane forza travolgente

ogni cosa allorché il conflitto

dei tuoi elementi si scatena.

In te riconosciamo il rispetto

e la stabilità delle tue leggi, sebbene

talvolta le violi e generi mostri.

Pure, ingannati, religiosamente

certi di essere liberi, conduciamo

la nostra sacra esiliata vita nell’attesa

della promessa sorte che da te,

inesorabile vendemmiatrice, ci staccherà.

Natura, resta per noi tempio di bellezza

e di amore: nessun uomo ti profani

imbrattando le tue magnifiche pareti

o scalfendo le tue colonne, che sostengono

la terra che calpestiamo con gioie

e pene sovrumane.

Come d’inverno l’assopita vita

Come d’inverno l’assopita vita

della natura segretamente tesse

il risveglio primaverile,

così nella tarda età va germogliando

la messe di ricordi a lungo

trattenuti dalla memoria.

A uno a uno sono rifioriti, ma presto

di nuovo appassiti per scendere

alla festa misteriosa del banchetto

dell’oblio, per non più tornare.

Fluttua sulla spiaggia, pallida

come la sabbia, l’ansia crudele

che il cuore mi opprime,

ora che all’orizzonte più non ci sono

barche da attendere.

Allo sguardo attonito dell’umana stirpe,

forse, non resta che l’immagine

di una vita svanita tra sogni e illusioni.

E nulla è il mondo!

Vincenzo Fiaschitello

Nato a Scicli nel1940. Laurea in Materie Letterarie presso l’Università di Roma (1966) e Abilitazione all’insegnamento di Filosofia e Storia nei licei classici e scientifici; pedagogia, filosofia e psicologia negli istituti magistrali (1966). Docente di ruolo di Filosofia e Storia nei licei statali e Incaricato alle esercitazioni presso la cattedra di Storia della Scuola alla Facoltà di Magistero Università di Roma dall’anno accademico 1965/66 al 1973/74. Direttore didattico dal 1974, preside e dirigente scolastico fino al 2006. Docente nei Corsi Biennali post-universitari. Membro di commissioni in concorsi indetti dal Ministero P.I.

E’ autore di vari saggi sulla scuola, di opere di poesia e di narrativa.

Attualmente è redattore della Rivista culturale telematica “Il Pensiero Mediterraneo” (Redazione di Roma).

Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo ha insignito della onorificenza di Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana (1997).

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