IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Stelle della lirica di grande longevità. Capitolo 5: CARMELINA GANDOLFO

11 min read
cd con Carmelina Gandolfo al pianoforte

A cento anni leggevi gli spartiti a prima vista

di Emilio Spedicato

Per leggere il primo capitolo:
https://www.ilpensieromediterraneo.it/stelle-della-lirica-di-grande-longevita-capitolo-1-magda-olivero/

Per leggere il secondo capitolo:
https://www.ilpensieromediterraneo.it/stelle-della-lirica-di-grande-longevita-capitolo-2-arturo-toscanini/

Per leggere il terzo capitolo:
https://www.ilpensieromediterraneo.it/stelle-della-lirica-di-grande-longevita-capitolo-3-licia-albanese/

Per leggere il quarto capitolo:
https://www.ilpensieromediterraneo.it/stelle-della-lirica-di-grande-longevita-capitolo-4-giulietta-simionato/

Le interviste in questo libro non riguardano solo persone visibili sulla scena, come i cantanti e i direttori, ma anche chi  contribuisce alla preparazione dell’evento musicale. Fra questi ci sono i pianisti accompagnatori, ovvero pianisti specializzati nella non facile arte di seguire il cantante nei suoi personali aspetti stilistici, conservando l’ essenziale aderenza allo spartito. Sono esistiti cantanti che erano anche grandi pianisti, senza bisogno di un accompagnatore; fra questi ricordiamo Carla Castellani, che si giudicava migliore come pianista che come cantante, e Gina Cigna, che stupì Toscanini al suo debutto quando alla domanda del maestro e dove è il pianista? disse che sempre si accompagnava da sola; e Toscanini ascoltò senza nulla ridire.

Carmelina Gandolfo è stata pianista accompagnatrice di stelle della lirica di altissimo livello, quali Augusta Oltrabella (una delle dodici intervistate nel libro di Rasponi a cui abbiamo rinunciato per le ragioni esposte nella introduzione) e Magda Olivero. A lei arrivo tramite Magda Olivero, di cui è molto amica. Per molti anni hanno passato insieme i sabati pomeriggio, giocando a poker, gioco ritenuto utile per mantenere attivo il cervello. La Olivero me ne parla ammirata, in particolare per l’orecchio assoluto posseduto da Carmelina. E so che molte audizioni e lezioni della Olivero avvengono a casa della pianista.

Questa sta al settimo piano di un edificio di via Cimarosa a Milano, a breve distanza da dove abitava la Olivero, prima del suo spostamento in zona Città Studi. Dal suo balcone nelle rare limpide giornate milanesi l’occhio spazia sulle Alpi, dominate dal Monte Rosa.
Cimarosa era un compositore napoletano del Settecento,  nell’Ottocento molto apprezzato specialmente in Russia, come ricordava la mia insegnante di pianoforte Giulietta Kirpischeff.
Non lungi sta Casa Verdi, sede di musicisti a riposo e di frequenti concerti pianistici.
Qui conosco, su indicazione della Gandolfo, la pianista genovese Bice Costa, già allieva di Cortot. Bice è stata moglie del pianista polacco Miecio  Horszkovski, che suonò con Toscanini, e che la sposò alla matura età di 89 anni, suo marito per dodici anni…. Bice suona con uno stile oggi inusuale, molto ricco di colore.

Conosco la Gandolfo da qualche anno, e ho anche preso lezioni di piano da lei. Questo a oltre 40 anni da quando terminai nove anni di lezioni con la citata Giulietta,  nata in Russia e da qui allontanatasi ai tempi bui di Stalin. Giulietta aveva studiato al Conservatorio di Leningrado e conosciuto quella straordinaria e coraggiosa pianista che fu Maria Judina.

L’incontro con Carmelina per questa intervista avviene a metà settembre 2009.
Racconta di essere nata a Palermo (dove conobbe Ester Mazzoleni, ma non la signora palermitana che spesso incontro a Roma, la principessa Topazia Alliata,  madre di Dacia Maraini e figlia del grande soprano cileno Sonia Ortuzar). Il padre suonava a orecchio. Iniziato lo studio del piano da ragazzina, ricorda che diede il primo concerto a nove anni. Il maestro suo, Gustavo Natale, era il pianista di Ester Mazzoleni. Ricorda di Palermo il Teatro Massimo, con pochi rivali al mondo come acustica. Spostatasi la famiglia a Roma e sorti problemi economici, anche per la poliomielite che aveva colpito la sorella, non poté frequentare il conservatorio. Continuò a studiare privatamente, dando al contempo lezioni per raggranellare qualche soldo. Seguì il corso di perfezionamento di Alfredo Casella, proseguì poi con una carriera solo di insegnamento, sia per pianisti di musica classica sia come accompagnatrice di cantanti, a livello individuale o in master class. Divenne accompagnatrice quando le fu chiesto di sostituire una pianista della RAI che non poteva essere presente. Lasciata Roma per Milano, lavorò all’inizio come insegnante in un collegio di religiosi. Non si è mai sposata, pur avendo avuto a lungo un rapporto affettivo con un uomo, tuttavia molto timido e incapace di seguirla nella sua vita sociale.

Fra i cantanti con cui ha collaborato nelle scuole di canto ricorda il baritono Mario Basiola, il soprano Augusta Oltrabella (che le trovò l’appartamento dove ora abita), il compositore Giancarlo Menotti, e soprattutto Magda Olivero.
Leggo della Signora della Lirica un biglietto inviatole il 6-3-2004:

Alla cara, carissima Amica,
sempre grata per quanto mi insegnò di meraviglioso
nella musica da camera e soprattutto
ricordando i nostri favolosi concerti
che rimarranno eternamente nel mio cuore.
Grazie !!! M.O.

Ha conosciuto la Olivero a Rapallo, dove Magda aveva una villa (nonché la cappella di famiglia…).
A Rapallo vive ora il tenore Alberto Cupido con la moglie, il soprano Akiko, e non lungi passò i suoi ultimi tempi Victor De Sabata. L’incontro con Magda fu quasi casuale, Magda apprezzò come suonava e saputo che viveva a Milano le propose di divenire la sua pianista. Con lei Carmelina ha sviluppato una specie di simbiosi d’arte, mai provata con altri cantanti. L’ha accompagnata in molti concerti, in una parziale esecuzione della Adriana fatta nel 1996, quando Magda aveva 86 anni (!), ed insieme hanno studiato opere nuove, che Magda ha cantato nell’ultima parte della sua carriera, come la Voce umana di Poulenc.

Ha molti ricordi e documenti relativi agli anni passati vicino a Magda. Ricorda che Luciano Chailly, conosciuto ad un concerto a Firenze, le dedicò varie composizioni.

Sono molto amiche, ma con un rapporto riservato, mai parlano dei loro fatti privati. Più di una volta scopro che Carmelina ignora importanti fatti della vita di Magda a me noti. Molte sono state le audizioni fatte nel suo salotto, e le lezioni date a studenti, senza che Magda chiedesse di essere pagata (e studenti che poi hanno trovato un lavoro ben remunerato ma non si sono ricordati di chi aveva lavorato gratis; come lontano è lo stile di un Caruso…).  Fra le cantanti di alto livello che hanno chiesto un’audizione a Magda, ricorda la Maliponte, dalle note molto belle sulla parte alta. Successivamente all’intervista mi dice che Renée Fleming, a Milano per cantare alla Scala, desiderava essere sentita da Magda Olivero e venne a cantare nel suo appartamento, accompagnata al pianoforte da lei.

Alla mia domanda se mai abbia avuto allievi di pianoforte classico di livello speciale, risponde di averne avuti con ottime qualità musicali, ma non disposti a fare carriera, conoscendone le difficoltà.

Continuai a frequentarla dopo l’intervista e dopo aver smesso di prendere le lezioni, dove apprezzò nel mio modo di suonare il sentimento ed il colore, ma la tecnica ed il solfeggio erano bisognosi di tantissimo studio per il quale non disponevo del tempo.
Carmelina aveva sin da giovane grandi dolori ad una gamba, per un difetto ortopedico, eroicamente sopportati.
Amava i dolci e gliene portavo quando possibile dai posti da me visitati. Pochi giorni prima di scrivere queste righe finali, trovandomi vicino a Saluzzo per dare una conferenza su Deucalione ed Esodo nel castello di Lagnasco, presi per la Olivero e per lei dei cioccolatini al liquore locali, i saluzzesi. Al rientro il suo telefono è muto. Chiamando poi a casa Bergonzi per notizie sul grande tenore che ha gravi problemi di salute, sua moglie mi dice che Magda era appena stata al funerale di una amica… e che l’ amica fosse la Gandolfo, come sospettavo, me lo confermò Vincenzo Quattrocchi, il biografo di Magda.  

E poco dopo scopro che una giovane amica soprano, Isabella Mangiarratti, prossima a debuttare con Tosca, veniva accompagnata dalla Gandolfo, quando studiava con Lucy Kelston, soprano americano sposata con il direttore Franco Ferraris, anche lei da poco morta. La Kelston frequentava la Gandolfo anche perché, non più giovane, aveva deciso di approfondire lo studio del pianoforte.

Carmelina Gandolfo soffriva molto e desiderava morire, me lo aveva detto spesso. Le mancavano quattro mesi per raggiungere i cento anni, ma non voleva arrivare a cento anni… Mi aveva detto la sua età da non molto, era un segreto per tutti.

Carmelina, squisita pianista ancora in grado di leggere a prima vista, artista credente, dove suonerai ora?

separatore
Rivista online Il Pensiero Mediterraneo - Redazioni all'estero: Atene - Parigi - America Latina. Redazioni in Italia: Ancona - BAT - Catania - Cuneo - Firenze - Genova - Lecce - Marsala - Milano - Palermo - Roma - Trieste. Copyright © All rights reserved. | Newsphere by AF themes.